SAN SEBASTIANO — il primo influencer del martirio.
Diciamoci la verità, SAN SEBASTIANO era un gran figo.
🏹 Nato in Francia, cresciuto a Milano (tra nebbia e aperitivi), si trasferì a Roma per “fare carriera” e diventò generale dell’esercito romano.
🏹 Fervente cristiano, aiutava i carcerati e frequentava l’imperatore Diocleziano… qualcuno (ciao D’Annunzio 👋) insinuò pure una love story tra i due (che poi pare fossero tre)...
🏹 Quando l’imperatore lo scoprì, preso dal rancore livello Barbara D’Urso, lo fece trafiggere dalle sue stesse guardie — #AmiciMai.
🏹 Solo che Seba non morì. Si riprese, ignorò ogni consiglio di mollare tutto e tornare a Milano (da bravo Capricorno), e si presentò di nuovo da Diocleziano:
“Ciao, sono sempre io”.
🏹 L’imperatore, ormai in modalità rosicata divina, lo fece flagellare e buttare nella Cloaca Massima.
Fine tragica, ma con stile.
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CURIOSITÀ: San Sebastiano è oggi un’icona gay — colpa e merito dell’arte rinascimentale che l’ha trasformato in un poster vivente di sensualità omoreotica condita con un pizzico di sadismo.
Poi ci si sono messi pure Mishima, Derek Jarman e, ovviamente, D’Annunzio, che non poteva certo perdersi l’occasione.
E diciamolo: come biasimarli?
Tra doppi turni — guardia imperiale di giorno e cristiano clandestino di notte — Seba era praticamente il Batman del martirio.
Con molto più stile, e decisamente meno mantello. 🏹
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NASCITA III secolo Narbona (Francia)
MORTE 20 gennaio 288 Roma
RICORRENZA 20 gennaio ed è considerato il terzo patrono di Roma insieme ai due SS. Apostoli Pietro e Paolo.
PROTETTORE Atleti, Arcieri, Tappezzieri e dei vigili urbani